8) ROMA, FIRENZE, REGGIO EMILIA
La città stato trinitaria romana abbracciava tutti i popoli perchè era governata da tre poteri diversi in stretta complementarietà trinitaria. Il Senato ( i cui componenti erano chiamati patres ossia padri) aveva il compito di collegare il presente al passato. Le magistrature, tra cui la principale era il consolato, avevano il compito di gestire il presente. Il popolo invece rappresentava il futuro. Esso era formato dalle gentes ossia dalle genti, che spesso coincidevano con i popoli di oggi. Le gentes erano unioni di famiglie legate da un’origine comune. Ad esse si potevano unire i popoli sottomessi. Il popolo, che onorava i senatori come padri, era costituito dai figli.
La politica estera era in mano al Senato, che aveva il difficile compito di mantenere le relazioni con gli altri popoli. Esso doveva salvaguardare l’identità di Roma che era nata da popoli diversi. Cosmopolita dalla nascita Roma ha mantenuto la sua apertura agli altri popoli fino alla fine. I patrizi romani erano i patres, che tenevano aperta Roma agli altri popoli. La guida del Senato non poteva finire perchè altrimenti sarebbe finita l’unificazione del mondo secondo il pensiero trinitario romano di cui esso era il depositario.
Dopo Cristo la violenza non è più il modo giusto per unificare il mondo in modo trinitario. Oggi c’è il Papato, che ha la stessa missione della Roma antica, ma da svolgere in modo pacifico. Il mondo vecchio fatto di violenza e quello nuovo, fatto di rispetto, si scontrano continuamente. Ma tutti gli imperi sono finiti, perchè non è la violenza a guidare il mondo. L’antica città stato di Roma, basata sulle centurie militari, è risorta nel Medioevo in Firenze, basata sulle corporazioni del lavoro, che hanno portato al Rinascimento di Roma nell’ambito del lavoro. Oggi può risorgere a Reggio Emilia, basata sulle genti o popoli, in quella che potrebbe essere la Restaurazione di Roma.