17) PRESENTAZIONE DEL LIBRO: LA LEGGE DELLA TRINITA’ NEL SENSO COMUNE (DEI POPOLI) O LA RESTAURAZIONE DI ROMA. SLEDIZIONI Parte terza

 

11) IL RUOLO DEL PAPATO

Il Concilio Vaticano I ha fatto del papato il punto di riferimento della chiesa di Roma, proclamandone l’infallibilità nell’interpretare il messaggio di Cristo. Il Concilio Vaticano II ha fatto del papato il punto di riferimento della legge trinitaria per ogni popolo, anche non cristiano.

Il Papa Giovanni Paolo II ha contribuito alla caduta del Comunismo, che, come egli stesso aveva affermato, era marcio. Egli gli ha dato la spinta finale, aiutato dall’opera illuminata del russo Gorbaciov. Al Papa di oggi Francesco sembra essere dato l’onore di far cadere il liberalismo.

Il tempo è dunque pronto per accogliere la Terza Roma, quella più trinitaria.

12) LA RESTAURAZIONE DELLA TERZA ROMA E LA LEGGE DEL PROGRESSO  

Per risollevare il mondo dall’abisso in cui sta cadendo occorre un nuovo Rinascimento di Roma, che, per distinguerlo dal precedente, chiamerei la Restaurazione di Roma. Esso passa attraverso il recupero del pensiero africano, come componente indispensabile per collegare non solo gli opposti della libertà e della norma o legge, ma anche quelli dello spirito e della materia in un’unità, che in Europa diviene nel futuro, in Asia nel passato ed in Africa  nel presente.

Poiché l’uomo è spirito e materia, lo studio filosofico e storico del senso comune dei popoli mi ha portato ad abbinare l’energia alla libertà, la massa alla legge e la luce alla vita. A questa conclusione sono arrivato riflettendo sulla fisica europea di Galilei e su quella asiatica dell’ebreo Einstein. Infine dalle riflessioni sul principio d’indeterminazione di Heisenberg, che trova una piena giustificazione solo nella formulazione della legge trinitaria.

Da tutto questo sorge la Legge del Progresso, che si sviluppa allorché ogni popolo affronta uno stesso problema dal proprio punto di vista in ambito trinitario, integrando le  soluzioni proposte dagli altri popoli.

13) LA FAMIGLIA UMANA E LA FAMIGLIA DEI TRE CONTINENTI DEL MONDO ANTICO.

La struttura trinitaria del pensiero umano è la prova più grande dell’esistenza di Dio Trinità. Ogni uomo ragiona in termini trinitari nell’ambito della famiglia. In essa il padre è la legge, la madre è il dono della vita ed il figlio o la figlia sono la libertà.

Il centro della famiglia europea, proiettata nel futuro, è il figlio, il centro della famiglia asiatica, proiettata nel passato, è il padre ed il centro della famiglia africana, proiettata nel presente, è la madre.

La famiglia europea vive nella libertà, la famiglia asiatica vive nella legge e la famiglia africana vive nello spirito del dono.

Infatti l’Europa venera il Figlio libero più del Padre e dello Spirito, l’Asia venera il Padre creatore più del Figlio e dello Spirito e l’Africa venera lo Spirito della vita più del Padre e del Figlio. La famiglia dà l’unità alle Tre Persone.

14)IL RAPPORTO TRINITARIO TRA LE POPOLAZIONI DELL’ASIA, DELL’EUROPA E DELL’AFRICA.

La nostra Terra ha avuto nel mare Mediterraneo quella barriera che ha permesso la separazione graduale dei popoli in tre grandi suddivisioni, ma anche quell’unità, che ha sviluppato il pensiero trinitario. Come esiste una deriva genetica, che seleziona i geni dei popoli, così esiste una deriva del senso comune dei popoli, che li differenzia in modo trinitario.

La famiglia dei popoli è formata da tre grandi gruppi. Gli asiatici rappresentano la legge della tradizione, perché tendono a collegare ogni evento all’evento creativo originale; gli africani rappresentano il dono della vita, perché tendono ad interpretare ogni evento come un continuo atto d’amore; gli europei rappresentano la libertà, perché tendono a collegare ogni evento al giudizio universale. Ma come senza il presente della madre, il passato del padre ed il futuro del figlio non possono incontrarsi e come la separazione tra il padre e la madre porta il figlio a non vivere o la dimensione del passato o quella del presente, così senza l’africano l’europeo e l’asiatico non possono intendersi.

15) IL PRINCIPIO D’INDETERMINAZIONE DI HEISENBERG ED IL RUOLO DEGLI AFRICANI.

La dimostrazione più grande della trinitarietà dei popoli è data dal principio d’indeterminazione di Heisenberg, che afferma esservi due mondi paralleli e separati: il primo basato sulla massa ed il secondo sull’energia, ma entrambi condizionati e definiti dalla luce, che permette di trasformarli l’uno nell’altro. Infatti il rapporto tra l’energia e la massa è uguale al quadrato della velocità della luce.

Così ci sono tre metodi diversi di impostare lo studio della fisica, tra loro irriducibili. Esiste la fisica asiatica di Einstein, legata alla libertà del movimento temporale all’interno della prospettiva unica spaziale, che trasforma lo spazio in tempo e l’energia e la luce in massa. Esiste la fisica europea di Galilei, legata alla libertà del movimento spaziale all’interno della prospettiva unica temporale, che trasforma il tempo in spazio e la massa e la luce in energia. Ed esiste la fisica africana capace di unire la prospettiva spaziale con quella temporale e di trasformare la massa e l’energia in luce, essendo la luce composta di entrambe. Solo così il passato asiatico ed il futuro europeo diventano il presente africano. Infatti Vasco Ronchi scrive alla voce Luce dell’Enciclopedia della scienza e della tecnica Arnoldo Mondadori Editore 1963: “Si è potuto stabilire che non è lecito attribuire alla radiazione elettromagnetica (della luce) solo l’aspetto ondulatorio o quello corpuscolare, ma che l’uno o l’altro possono presentarsi in diverse condizioni”.La luce è un ente ancora poco conosciuto, perché non è ancora stata studiata nella sua unità dagli africani, gli unici in grado farlo