6) IL BIPOLARISMO EURO-ASIATICO
I grandi meticci Lenin ed Hitler hanno dato unità al volto europeo ed a quello asiatico dell’hegelismo formando un bipolarismo totalitario euro-asiatico, costituito dallo spazio vitale di Hitler e dall’avvenire socialista di Lenin. Ad esso corrisponde la sostanza unica euro-asiatica, che è un dipolo i cui poli rimangono distinti. I grandi meticci Darwin, Lenin ed Hitler l’hanno incarnata proponendo un mondo bipolare in ogni campo dell’attività umana dalla politica alla sociologia, dalla fisica all’arte. I due poli sono uniti, perché si richiamano l’uno con l’altro.
Heidegger ha compreso per primo l’impossibilità di porre il pensiero filosofico di un popolo contro le sue tradizioni, perché lo scontro porta al suo autoannientamento. La trinitarietà del pensiero umano ne è la causa.
La Legge della Trinità permette di scoprire i possibili meticci. Leonardo, Calvino, Cervantes, Newton, Leibnitz, Kant e Rousseau mostrano così forti influenze ebraiche nel loro pensiero da indurlo a pensare. In più la Legge della Trinità trova conferma nella deriva del patrimonio genetico dei popoli.
7) IL RINASCIMENTO (DI ROMA) È SORTO CON IL RECUPERO DELLA COMPONENTE AFRICANA, SMARRITO NELLE INVASIONI BARBARICHE
La crisi attuale del mondo è causata dalla mancanza del pensiero africano, che invece è entrato nel pensiero romano-cristiano attraverso S. Agostino. Egli aveva esaltato l’azione dello Spirito nel presente, in cui specchiava l’azione futura del Figlio e quella passata del Padre. Il pensiero romano, arricchito della componente africana, è stato poi perfezionato in termini romano-trinitari da S. Benedetto da Norcia, S. Tommaso d’Aquino e S. Francesco d’Assisi. Il loro pensiero, sostenuto dall’azione di grandi papi in un binomio indissolubile tra pensiero ed azione, ha permesso a Roma di civilizzare nuovi popoli, nella convinzione di operare all’interno della comune radice trinitaria. La restaurazione della trinitarietà romano-cristiana non solo ha salvato Roma in presenza delle grandi invasioni barbariche dei popoli nordici, ma ha anche unito i nuovi popoli europei nel Rinascimento economico di Roma. Il Papa Benedetto XVI, da agostiniano, ha recuperato la legge dell’illuminazione dell’africano S. Agostino per ridare allo Spirito la centralità nel nuovo pensiero trinitario, che trova in questo studio il banco di prova. La rinnovata unità tra la fede e la ragione ne è alla base.
8) IL FORMALISMO EURO-ASIATICO DELL’HEGELISMO E DELLA GUERRA SELETTIVA
Il grande filosofo Giambattista Vico ha dato unità temporale alla dimensione storica del pensiero trinitario, in funzione del punto d’arrivo del Giudizio universale nelle mani del Figlio, e per effetto del valore portante del Suo Sacrificio. L’illuminismo ha rotto l’unità rendendo infinito il percorso storico dell’uomo. Ma esso in questo modo ha perso la dimensione trinitaria ed è diventato l’attuale pensiero illuminista euro-asiatico, che ha devastato il ‘900 e l’inizio del 2000 con la grande crisi attuale.
Il fallimento del pensiero euro-asiatico è dimostrato dalle grandi persecuzioni del ‘900 nei confronti di coloro, che lo hanno rifiutato. L’annientamento dei contadini ucraini e russi da parte di Lenin e Stalin è stato l’inizio. Poi è continuato con l’annientamento parallelo dei polacchi cattolici e degli ebrei legati alla Sinagoga da parte di Hitler. Attualmente sta interessando i cristiani colpiti dal fondamentalismo musulmano-asiatico, anch’esso derivato dal formalismo euro-asiatico, arrivato in Asia attraverso Tolstoj, Gandhi ed il sionismo ebraico.
9) LE TRE ROME E LE TRE LEGGI
Dopo la Roma del diritto e quella dell’economia, ora è la volta dell’ultima Roma, quella che imposta i rapporti tra l’uomo e Dio. Roma ha avuto il compito di scoprire le tre leggi trinitarie che regolano i rapporti universali.
1) La legge del diritto romano, raccolto da Giustiniano alla fine della prima Roma (Giustiniano infatti è definito l’ultimo degli imperatori romani) e pubblicato nel 533. Essa definisce i rapporti trinitari tra gli uomini.
2) La legge della caduta dei corpi di Galilei pubblicata nel 1638 ha concluso il Rinascimento di Roma. Essa definisce i rapporti trinitari tra l’uomo e la natura.
3) Mancava l’ultima legge: La legge della Trinità nel senso comune dei popoli, pubblicata nel 2017, che regola i rapporti trinitari tra i popoli. Il presente studio ha lo scopo di definirla. Essa conclude il terzo periodo della storia di Roma, che chiamerei la Restaurazione di Roma. La legge sorge dalla capacità italiana di valorizzare il pensiero dei popoli europei all’interno di un percorso trinitario via via più chiaro, che ha avuto nel Vico e nel Rosmini i suoi precursori: i corsi e i ricorsi vichiani e il circolo solido rosminiano ne sono gli anticipatori. Il recupero del pensiero di S. Agostino da parte di Benedetto XVI ha aperto definitivamente il pensiero euro-asiatico alla spiritualità africana.
10) LA LEGGE RELIGIOSA RELATIVA
Le tre leggi romano-cristiane sono il riflesso della vita trinitaria di Dio, essendo gli uomini fatti a Sua immagine e somiglianza: insieme rivelano l’immagine Divina. La legge della Trinità svela i rapporti spirituali, che legano ciascuna delle tre Persone della SS. Trinità a ciascuno dei tre continenti del Mondo Antico. Ognuna delle tre Persone ha un rapporto privilegiato con ciascuno dei tre continenti tale da indurre i popoli di ciascuno di essi a ragionare in termini legati alla funzione che Ciascuna delle Tre Persone ha all’interno del Rapporto Trinitario Divino. Perciò la legge della Trinità si può chiamare anche Legge religiosa relativa in analogia alla legge di Galilei: come questa è relativa all’osservatore unico così lo è anche quella. Storicamente Gesù Cristo prima e il Papato poi sono l’osservatore unico della legge religiosa relativa.