15) PRESENTAZIONE DEL LIBRO: LA LEGGE DELLA TRINITA’ NEL SENSO COMUNE (DEI POPOLI) O LA RESTAURAZIONE DI ROMA. SLEDIZIONI Parte prima

1) L’ORIGINE DEL LIBRO

L’idea è nata quindici anni fa, allorché fui impressionato dalla trinitarietà del pensiero di Roma e dall’enorme successo, che ha accompagnato nei secoli la sua storia, non solo nell’antichità, ma anche nel Rinascimento (di Roma) attraverso l’azione successiva della Chiesa Cattolica, erede e completamento della base trinitaria del pensiero romano. La Chiesa Cattolica infatti poteva essere solo romana, in quanto ha perfezionato, attraverso la Rivelazione cristiana, il pensiero trinitario già presente nel pensiero romano, seppur offuscato dal peccato originale.

La scoperta della Legge Trinitaria dei Popoli è il risultato della ricerca storico-filosofica, durata 15 anni, che dalla Roma antica è arrivata al momento attuale. La mia ricerca ha avuto come punto di riferimento il pensiero del Vico, che ha messo in evidenza la costante presenza del numero tre nella storia e nel pensiero romani. Il tre è il numero della Trinità cristiana e corrisponde a tre momenti paralleli della storia dell’umanità, che si sono sviluppati rispettivamente in Europa, in Asia ed in Africa. Le Americhe e l’Oceania sono state invece le terre della colonizzazione della famiglia euro-afro-asiatica. La legge della Trinità dei Popoli trova in esse il terreno per la sua applicazione.

2) LA LEGGE DELLA TRINITÀ NEL SENSO COMUNE DEI POPOLI

Lo studio delle relazioni trinitarie della vita dei popoli chiarisce il loro senso comune. Esso ha una base trinitaria, che sviluppa in modo diverso in ogni popolo. La diversità consiste nell’apporto dominante delle caratteristiche di ciascuna Persona della SS. Trinità in ognuno dei tre continenti del Mondo Antico. L’europeo guarda alla Trinità attraverso il Figlio, l’asiatico attraverso il Padre e l’africano attraverso lo Spirito. La difficoltà a riconoscere i diversi apporti trinitari all’interno del senso comune di ogni popolo deriva dall’essere fatto l’uomo di spirito e di materia.

Mi ha molto aiutato lo studio del pensiero filosofico europeo lungo i secoli. La diaspora ebraica in Europa mi ha permesso di conoscere in un modo singolare le differenze tra il pensiero europeo e quello ebraico-asiatico. Gli Ebrei sono stati e sono molto attivi nel campo culturale. Da sempre la storia dei popoli passa attraverso questo piccolo popolo, scelto da Dio per svelare il Suo Mistero Trinitario. Ma esso è stato sviluppato da Roma. La libertà del diritto romano è stato lo strumento per diffondere il pensiero trinitario non solo in Europa, ma nel mondo.

3) OGNI POPOLO HA UN SENSO COMUNE CARATTERISTICO

Il Figlio dona la grazia della libertà ottenuta dal Suo sacrificio, il Padre dona l’ordine della creazione, lo Spirito dona la vita. Il Figlio dirige la storia verso di sé, il Padre richiama all’ordine originario della creazione, lo Spirito alla vita come dono continuo. L’europeo vive nel futuro, l’asiatico nel passato e l’africano nel presente. Ogni popolo ha un senso comune invariante per la legge della deriva del patrimonio genetico, che tende a rendere sterili i matrimoni tra razze diverse e tra mulatti ed a rendere prolifici i matrimoni tra componenti di uno stesso popolo.

In Europa, in Asia ed in Africa si osservano passaggi graduali tra i sensi comuni di ogni popolo andando da Est ad Ovest e da Nord a Sud, in funzione del Continente più vicino. La gradualità è legata ad un diverso modo di vivere il rapporto tra lo spirito e la materia in un’unità caratteristica per ogni popolo. Ad esempio in Europa esistono il geometrismo italiano, il razionalismo francese, il sensualismo o sensismo inglese, il misticismo spagnolo, il libertarismo o idealismo tedesco ed il materialismo o cosmismo russo. Ognuno di questi sensi comuni è basato sulla forza europea della libertà. Essi sono distribuiti in modo da produrre uno sviluppo graduale tra il senso comune dei tre continenti. Così il materialismo russo serve ai russi per comprendere meglio la norma asiatica che trova nel taoismo la sua espressione più originale. E il misticismo spagnolo serve agli spagnoli per comprendere meglio lo spiritualismo africano, che attribuisce la causa di ogni avvenimento agli spiriti dell’al di là.

Le relazioni trinitarie tra i tre continenti trasformano il futuro europeo nel presente africano ed il presente africano nel passato asiatico. Viceversa il passato asiatico diventa il presente africano ed il presente africano diventa il futuro europeo.

4) IL PENSIERO EURO-ASIATICO ATTUALE È PRIVO DELLA COMPONENTE AFRICANA

Il Rinascimento di Roma è avvenuto in Europa in presenza di una forte minoranza ebraica non cristiana, che ha usato il pensiero rinascimentale per sviluppare un pensiero ebraico parallelo. Ma l’alleanza tra l’illuminismo europeo e quello ebraico-asiatico ha generato un pensiero filosofico euro-asiatico anticristiano, antiromano e antigiudaico. Esso è stato separato dalle tradizioni cristiane e giudaiche, nell’illusione di renderlo più universale.

Nell’800 è nato il pensiero assoluto, che però non poteva cancellare la propria radice trinitaria, essendo un formalismo, capace di rendere assoluta la libertà contro la legge e la legge contro la libertà. Il formalismo euro-asiatico è l’hegelismo. Hegel ha preso dal Vico il concetto di Provvidenza per farne una potenza demoniaca: non può certo essere il Dio cristiano e trinitario l’autore occulto delle guerre. L’hegelismo è invece universale come forma. Dapprima ha reso assoluto il senso comune tedesco attraverso la guerra. E poi è stato usato da tutti i popoli.

5) IL FALLIMENTO SANGUINOSO DEL PENSIERO EURO-ASIATICO

Il nazionalismo dell’800 e del ‘900 è stato l’amaro frutto dell’hegelismo. Poiché è rimasto un formalismo, ha prodotto le innumerevoli rivoluzioni dell’800 e del ‘900 in cui la classe eletta poteva cambiare. L’ebreo Marx l’ha usato per rendere assoluto il senso comune ebraico ed espanderlo attraverso la rivoluzione. L’ambizione ebraica di dominare l’Europa con il proprio pensiero si è apparentemente realizzata nell’800 e nel ‘900 europeo con i grandi pensatori Marx, Nietzche e Sartre. Invece il ‘900 è stato il secolo della più grande persecuzione contro gli Ebrei e contro i Cristiani, che continua anche oggi.